8 marzo 2024 dedicato a...
Care colleghe e colleghi, quest'anno per questo 8 marzo né articoli, né riflessioni. E ne avremmo da scrivere… Solo una dedica, un pensiero prioritario sui diritti negati, che ci riunisce e ci agita. Da giornalisti e cittadini.
(foto Corriere della Sera)
8 marzo 2024 dedicato a…
...alle bambine sotto i razzi e le bombe, alle ragazze delle tendopoli, alle donne costrette alle armi, alle vedove di guerra, alle sorelle dei militari dei fronti di guerra in lotta, alle nonne lacerate dal conflitto, ferite al cuore. Esuli creature pronte ogni giorno al grido corale: PACE. (c.m.)
...alle vittime e ai loro familiari, poveri figli superstiti di immani tragedie, della spaventosa mattanza delle donne nel nostro Paese, il macabro, orrendo rito quasi quotidiano dei femminicidi. Mentre assistiamo a quello che sembra diventato un pietoso rito mediatico fotocopia nel racconto delle tragiche storie e perfino nei termini, mentre si respira sempre più aria di avvilente assuefazione e crescente indifferenza rispetto a questi spaventosi delitti, in tanti abbiamo la sensazione evidente di una vera e propria drammatica impotenza dello Stato e del sistema a trovare i mezzi giusti per fermare questa infinita mattanza delle donne. E ogni parola, ogni commento, ogni condanna morale pubblica di queste azioni e di questi esseri abominevoli, sembra ormai un inutile esercizio che serve solo a noi che scriviamo e condanniamo. Ma non possiamo e non dobbiamo smettere mai, soprattutto noi uomini, di indignarci, di arrabbiarci, di gridare, contro questo interminabile e inarrestabile massacro, perché diventi davvero una priorità nelle grandi battaglie sociali e culturali di questa Italia che non ci piace. (g.p.)
…a Yulia Navalnaya e a Vera Politovskaja, al loro coraggio di portare avanti l'impegno e la fede per l'avvento della democrazia in Russia per la quale i loro cari, il marito di Yulia, Alexiei, e la madre di Vera, Anna, hanno dato la vita, falciati dal regime di Putin. Coraggio Yulia, coraggio Vera. Buona fortuna Russia! (m.l.)
…alle giovani di oggi che saranno il futuro del nostro Paese, con l’augurio che la festa delle donne non sia solo in questa ricorrenza, ma per sempre, senza intoppi sul vostro cammino e, soprattutto, senza dolori, lontano dai clamori delle cronache, perché così tutti noi, da uomini e giornalisti, vogliamo e perché personalmente così auguro che sia anche per la mia nipotina. (l.a.)
..."Se l'informazione è un'arma, usiamola per difendere le donne". È questo lo slogan che abbiamo coniato in quest'ultima stagione di lotte che ha visto i giornalisti in prima linea. Una serie di iniziative che culminano nel seminario dell'Ordine dei Giornalisti, di sabato 9 marzo, a Siracusa, su "Il ruolo dei giornalisti nella battaglia contro violenza di genere ed hate crimes", organizzato dal Gruppo Giornalisti Pensionati e dalla Commissione Pari Opportunità di Assostampa Sicilia. (g.c.)
...“parità di genere”. Perché superi il rischio di divenire espressione vuota e rituale rispetto ai suoi veri contenuti. Perché stia ad indicare il necessario approdo verso un dialogo politico e umano che apra alla conquista di nuovi orizzonti. E dove, dunque, anche il significato della parola “pace” abbia posto e copertura. Alla donna che è come tutti e innanzi tutto persona e che di essa ha sempre rivendicato dignità e forza, coerenza e volontà. A lei e a ogni persona che sappia farsi riconoscere tale, sia resa possibile la indispensabile soluzione delle atrocità che attanagliano il nostro presente. (e.p.)