Congresso FNSI - Paolo Serventi Longhi: l’impegno dell’Ungp nel sindacato dei giornalisti e per un’ordinata transizione Inpgi-Inps
Alcuni amici mi proposero di tornare nel sindacato ad occuparmi dei pensionati. Mi domandai se aveva un senso un sindacato di giornalisti pensionati nella Fnsi. Proprio l’eccezionale e grave crisi del sistema evocata ieri da Raffaele Lorusso che ha accelerato il pensionamento di migliaia di colleghe e colleghi mi ha convinto che oggi come mai c’è bisogno di un sindacato di base dei pensionati.
I pensionati sono e restano giornalisti iscritti all’Ordine e molti anche alla Federazione, sono circa 3000, versano lo 0,30, vanno a votare e si candidano nella FNSI e nelle Associazioni; sono disposti a collaborare alle iniziative di formazione, a studiare le nuove forme dell’informazione, a difendere i valori di una professione che ancora amiamo nonostante tutto.
Gli editori vorrebbero sfruttare i prepensionati e i pensionati utilizzandoli nei media al posto degli attivi evitando così di assumere i precari. E’ una vergogna che l’Ungp ha sempre denunciato. Ora la circolare dell’Inps ha fatto chiarezza: nessun pensionato deve essere impiegato come lavoratore dipendente o autonomo nella stessa azienda o gruppo editoriale nel quale ha lavorato come attivo. Noi oggi chiediamo che comunque, ovunque i pensionati non debbano sostituire giornalisti attivi.
Chiediamo di sostenere il ruolo dei Cdr, chiediamo un maggiore impegno per la difesa dei redditi di attivi e pensionati.
Voglio condividere con voi il mio dolore per il trasferimento all’Inps della gestione principale dell’Inpgi. Avrei preferito vedere nella categoria una maggiore determinazione nella difesa dell’autonomia previdenziale dei giornalisti. Così non è stato, ma i redditi dei pensionati sono stati difesi pienamente. La transizione presenta alcuni problemi, che vanno affrontati insieme alla Fnsi:
1- salvaguardia dei redditi
2- abolizione immediata del contributo di solidarietà che non ha più senso
3- attuazione piena e rapida dell’accordo Fnsi-Fieg sulla cosiddetta ex fissa
4- deducibilità fiscale del contributo Casagit
5- garantire al sindacato, alla Fnsi, alle AARRSS, all’Ungp e ai Gruppi regionali dei pensionati le risorse necessarie per continuare a fare sindacato
6- favorire l’impegno dei pensionati nelle iniziative di formazione
7- assistenza a giornalisti, anche pensionati, con forme di patronato.
Infine l’Ungp si batte per l’unità del sindacato, che però non è unanimismo. Uniti nel sindacato, non fuori. L’Unione pensionati farà la sua parte. Ai colleghi che ci hanno lasciato per aderire ad un sindacato che non esito a definire giallo, chiedo di ripensarci, di tornare con noi.
Paolo Serventi Longhi
Presidente Unione Nazionale Giornalisti pensionati