“La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi” di Nuccio Anselmo
Il 16 febbraio a Messina al Teatro Vittorio Emanuele è stato presentato il libro di Nuccio Anselmo con Giuseppe Antoci dal titolo “La mafia dei pascoli. La grande truffa all’Europa e l’attentato al Presidente del Parco dei Nebrodi”, edito da Rubbettino, con prefazione di Gian Antonio Stella, che così scrive «Currìti! Currìti! Piccioli europei pi ttutti!. Per decenni è stato questo l’incitamento diffuso in Sicilia con lo spirito dei mercanti in fiera di una volta che sbandieravano tra i banchi di verdura e di vestiti gli imperdibili affaroni a portata di mano di ogni cliente “Correte! Correte! Soldi europei per tutti!”. Un andazzo stupefacente e vergognoso. Che poche denunce spiegano con la chiarezza di questo libro di Nuccio Anselmo e Giuseppe Antoci, “La mafia dei pascoli”, che ricostruisce la storia dell’evoluzione di questa “antica mafia” dal nome agropastorale, magari capace di gesti di feroce brutalità ma per affari economicamente minori. Mafia che, grazie appunto ai “piccioli europei”, avrebbe intascato negli ultimi dieci anni un bottino immenso».
Il libro fa un’accurata analisi su come la criminalità organizzata continua a prendere piede nel nostro paese.
Milioni di euro guadagnati per anni in silenzio da Cosa nostra. Un business “legale” e inesplorato. Boss che riuscivano inspiegabilmente ad affittare tanti ettari di terreno nel Parco dei Nebrodi, in Sicilia, terrorizzando allevatori e agricoltori onesti, li lasciavano incolti e incassavano i contributi dell’Unione Europea perfino attraverso “regolari” bonifici bancari. Un meccanismo perverso che si perpetuava di famiglia in famiglia e faceva guadagnare somme impensabili. Un affare che si aggirerebbe, solo in Sicilia, in circa tre miliardi di euro potenziali negli ultimi 10 anni.
E nessuno vedeva o denunciava. Fino a quando in quei boschi meravigliosi e unici al mondo non è arrivato Giuseppe Antoci, che è riuscito a spazzare via la mafia dal Parco realizzando un protocollo di legalità che poi è diventato legge dello Stato ed oggi è applicato in tutta Italia. Cosa nostra aveva decretato la sua morte. La notte tra il 17 e il 18 maggio 2016 Antoci è stato vittima di un attentato, dal quale è uscito illeso solo grazie all’auto blindata e all’intervento armato del vice questore Daniele Manganaro e degli uomini della sua scorta.
In questo libro Antoci racconta a Nuccio Anselmo la sua esperienza, e il coraggio di tanti altri servitori dello Stato che gli hanno consentito di andare avanti nella sua battaglia. E per comprendere meglio il contesto Anselmo ha scritto anche della catena di omicidi ancora irrisolti avvenuti in quelle terre, di Cosa nostra barcellonese e dei Nebrodi, del primo grande processo contro il racket dei clan tortoriciani e delle dinamiche mafiose del territorio.
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NUCCIO ANSELMO oggi è vice capocronista della Cronaca di Messina e redattore di Giudiziaria della “Gazzetta del Sud”. Negli ultimi quindici anni si è occupato di tutti i più importanti fatti di cronaca nera e dei processi celebrati in Sicilia e a Messina. Ha seguito numerose inchieste e diversi maxiprocessi alle cosche mafiose della città e della provincia, tra cui quelli alla famiglia barcellonese, per l’uccisione di Beppe Alfano e di Graziella Campagna, per l’omicidio del prof. Matteo Bottari. Ha raccontato per il suo giornale l’attività della Commissione Parlamentare Antimafia. In passato ha collaborato con il quotidiano “Il Messaggero” e con l’agenzia Ansa. Ha scritto alcuni saggi riguardanti la mafia. Per il suo giornale scrive anche di archeologia e storia cittadina. E’ stato segretario regionale dell’Ordine dei giornalisti di Sicilia.