Il via da Siracusa: "Recuperare la memoria, giornalismo e attualità della Storia"
di Ignazio Panzica
È partito da Siracusa il progetto per il 2025 “Recuperare la memoria, giornalismo ed attualità della Storia”, promosso e organizzato dall’Assostampa siciliana, Gruppo Giornalisti Pensionati Siciliani. Al centro dell’iniziativa di questo primo step, è la presentazione del libro “Hedia: ultimo messaggio 10.00N807”. Il libro del collega Gianni Papa sulla storia della nave (la Hedia appunto) “scomparsa” senza lasciare tracce sulla rotta Casablanca Ravenna la mattina del 14 marzo 1962, al largo delle coste tunisine.
Ad animare il dibattito e ad intervistare l’autore, i giornalisti Ignazio Panzica, Pippo Cascio e Carmelo Miduri e - per l’associazione Villa Reimann - il Presidente Marcello Lo Iacono. Un dibattito ricco ed intenso, a cui ha partecipato, per più di due ore e mezzo, un pubblico numeroso ed attento. Un apprezzamento pubblico per uno schema editoriale che offre la ricostruzione - ricca di spunti attuali - di un giallo internazionale, sullo sfondo della geopolitica nel Mediterraneo e l’allora attività dell’ENI di Enrico Mattei a concreto sostegno della rivoluzione algerina contro i colonialisti francesi ed i terroristi dell’OAS.
Per meglio tutelare il lavoro giornalistico e la democrazia, una delle cure esiziali rimane rilanciare lo strumento ed il metodo dell’inchiesta. Il principio di approfondire cronache e storie, con la ricerca ed il riscontro di fonti e documenti reali. Determinando man mano, così, contesti ed interrelazioni, approdando a dati veritieri, unici antidoti alla propaganda ed alle false narrazioni che, oggi, purtroppo, avanzano ogni giorno. Sempre più minacciosi, contro il diritto/dovere costituzionale dei cittadini ad essere correttamente informati.
L’iniziativa a Siracusa, è una testimonianza del Gruppo giornalisti pensionati siciliani di Assostampa, che ha onorato l’impegno assunto di tramandare e ricordare, concretamente, esempi editoriali positivi e significativi degli elementi base della professione giornalistica e del suo ruolo sociale, politico, e perciò democratico. Uno sforzo che ha incuriosito e coinvolto. Molto apprezzato dalle decine di cittadini presenti, ormai sempre più disorientati dal sistema globale di narrazioni arbitrarie “a tesi”, che ogni giorno provano ad emarginare l’esistenza del lavoro giornalistico.