Nino Martinez racconta: non so che fare
Il nostro decano Nino Martinez racconta su facebook una sua notte insonne. Riproponiamo il suo scritto sempre delizioso, ai nostri vecchietti pensionati. Merita. Voi che ne pensate? Il dibattito è aperto
---
Mancano 20 minuti all'una dopo mezzanotte e non ho sonno. Tutti i miei amici sono ammutoliti, cioè sono andati a dormire o a fare qualcos'altro (alt, non correte con la fantasia, intendo leggono, o guardano dal letto la televisione che svolge la sua missione sociale, quella di favorire il sonno). Io sono stato tutto il pomeriggio a leggere moltissime poesie di Ungaretti e di Quasimodo (due volumi comprati in mattinata da una bancarella di Ballarò) e alcuni racconti di E. A. Poe. Poi, di sera, ho seguito, eccezionalmente un bel film su Rai tre "Autunno a New York” e ora, a Tv spenta e computer acceso, lascio che il tempo passi e… ripassi davanti ai miei occhi, inutilmente aperti, non so, come i negozi di abbigliamento dove non entra più nessuno. E sapete di cosa mi sto rendendo conto? Del fatto che, è vero, la disoccupazione aumenta. Al punto, assurdo quanto volete, che a me non riesce di... impiegare il tempo. Visto che le mie palpebre rifiutano di abbassarsi, prendo in mano un altro libro di recente acquisto e precisamente "Dolores Claiborne" di Stephen King, il re degl'incubi, sperando di provare tanta paura da correre a rifugiarmi sotto le coperte...