Presentato a Roma il volume "La città e le sue ombre. Maria Giudice in Sicilia"
Nella sede della Federazione nazionale della stampa, sala Walter Tobagi, a Roma, si è svolto nei giorni scorsi un incontro per la presentazione del volume stampato in Sicilia (Algra editore) “La città e le sue ombre. Maria Giudice in Sicilia”. Un altro incontro di presentazione nella capitale presso la Casa internazionale delle donne. L’incontro alla Fnsi è stato aperto dal presidente Vittorio di Trapani, che ha lanciato un appello: «Spero che le piattaforme e la Rai servizio pubblico raccolgano la necessità di raccontare questa storia». Per la curatrice del volume, Nella Condorelli «Maria Giudice è stata una figura importantissima nel panorama italiano del ‘900, purtroppo dimenticata o citata solo per essere la madre di Goliarda Sapienza».
«Non conoscevo questa storia di straordinaria attualità. Purtroppo la figura di Maria Giudice è stata poco raccontata, in alcuni casi rimossa. Raccontare questa vicenda ti dice che la cultura patriarcale può essere sconfitta con degli esempi. Spero che le piattaforme e la Rai servizio pubblico raccolgano la necessità di raccontare questa storia» ha detto Vittorio di Trapani.
Nella Condorelli, curatrice del volume ha detto che “Il libro è dedicato alla figura di Maria Giudice giornalista (prima donna a dirigere un giornale nel nostro Paese) attivista politica, maestra ma anche madre: figura importantissima nel panorama italiano del ‘900”. La Condorelli ha spiegato che “il libro è il secondo momento di un progetto che nasce con un convegno a Catania nel 2023 e che ci ha fatto venire voglia di approfondire questa figura di donna nel solco della storia invisibile delle donne».
La presentazione è stata moderata dalla giornalista e scrittrice Laura Delli Colli: «Maria Giudice ha diretto giornali in cui aveva persino Gramsci tra i suoi redattori, sindacalista, politica e sindacalista, e comunque madre di ben sette figli avuti tra carcere e impegno più i tre del suo secondo compagno. La sua è stata un’avventura umana e professionale straordinaria che credo che possa sperare di avere visibilità anche in un docufilm o un documentario». Alla presentazione ha preso parte Maria Lombardo vicepresidente del Gruppo giornalisti pensionati Sicilia, autrice di uno dei saggi contenuti nel libro, la quale ha iniziato col citare l’ultimo rapporto di Reporters sans frontierès da cui risulta l’aumento nel mondo delle problematiche relative ai diritti delle donne e alle questioni di genere: di conseguenza la straordinaria permanente attualità dell’impegno di Maria Giudice giornalista. Nata in provincia di Pavia, la Giudice ha vissuto per un ventennio in Sicilia, prima a Palermo, poi a Catania dove si è unita all’avv. Peppino Sapienza anche lui socialista e sindacalista e dove ha avuto altri due figli, una dei quali Goliarda la futura scrittrice oggi conosciuta e apprezzata (soprattutto per “L’arte della gioia”) ma anche lei a lungo ignorata. Nel libro contributi di Maria Rosa Cutrufelli, Laura Delli Colli, Anna Di Salvo, Silvia Garambois, Franco Garufi, Franco La Magna, Stefania Mazzone, Giusi Milazzo, Stefania Rimini, Maria Rizzarelli, Giulia Squillaci. In appendice “Per una politica culturale del femminismo” Gabriella Anselmi, Pinella Di Gregorio, Rosaria Leonardi, Gabriella Messina.
Il volume già presentato a Catania, la città in cui è nato, nella libreria CataniaLibri e alla Cgil, prosegue il suo tour in Sicilia con Palermo (7 novembre, Istituto Gramsci ai Cantieri culturali alla Zisa ore 17 e Siracusa (iniziativa Fildis, data da definire).
Nella foto da sinistra Maria Lombardo, Vittorio Di Trapani, Nella Condorelli, Laura Delli Colli.