Seminario a Siracusa: “Se l’informazione è un’arma usiamola per difendere le donne"
“Se l’informazione è un’arma usiamola per difendere le donne". E’ questo lo slogan coniato dai giornalisti siracusani in una lunga serie d’iniziative che culmina, Il giorno dopo la Giornata Internazionale della donna, con un seminario dell’Ordine dei Giornalisti che fa il punto su “Deontologia professionale e narrazione della violenza di genere: il ruolo del giornalista nella battaglia contro gli hate crimes”.
Domani, sabato 9 marzo, a Siracusa, all’Urbani Center, operatori dell’informazione, docenti universitari, insegnanti e psicologi si confronteranno, così, su un tema che ha ancora bisogno di tanto studio e sperimentazione per comprendere come bloccare un fenomeno che sul web è in preoccupante crescita, quello dei crimini d’odio, del linguaggio che ferisce più d’una lama affilata. Il seminario nasce nell’ambito della tre giorni di mobilitazione voluto dalla consulta femminile del Comune di Siracusa. Il seminario è organizzato dall’Associazione Giornalisti Radiotelevisivi e Telematici (Agirt), insieme alla Commissione Pari Opportunità ed al Gruppo Giornalisti Pensionati di Assostampa Sicilia
I lavori cominceranno alle 9,00 con i saluti del sindaco di Siracusa, Francesco Italia, della presidente del Gruppo Giornalisti Pensionati, Claudia Mirto, e del Componente della Commissione Pari Opportunità, Leandro Papa. Il dibattito verrà coordinato dalla giornalista Alessandra Brafa. Introdurrà Tiziana Tavella, presidente dell’Associazione Siciliana della Stampa.
Seguiranno le relazioni del giornalista Giuseppe Cascio, presidente dell’Agirt e componente della Commissione Pari Opportunità, del giornalista Salvatore Di Salvo, Segretario nazionale UCSI e Tesoriere del Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti di Sicilia e della giornalista Mascia Quadarella. Con questa prima parte di interventi si chiude la fase strettamente tecnico-professionale del seminario.
La parte scientifica della giornata di studi verrà aperta dal professore Francesco Pira, giornalista e sociologo dell’Università di Messina. Seguiranno la dottoressa Iva Marino, Psicologo clinico e forense ed il dottor Giuseppe Lissandrello, Psicologo, psicoterapeuta
Questo importante seminario che nasce dal percorso che l’Agirt, nell’ultimo anno ha tracciato per codificare quali sono i rapporti dei giornalisti con il web e per comprendere come cambia la professione. A tale proposito ricordiamo gli appuntamenti svolti negli ultimi 12 mesi, a partire da quello del 17 marzo, a Noto, con un incontro dedicato all’approfondimento del rapporto “Mente e Metaverso, come cambia la comunicazione nelle comunità locali”. A seguire, il 3 giugno, a Siracusa, per discutere di Intelligenza artificiale e deontologia professionale, i percorsi per garantire la correttezza dell’informazione”. Lo scorso dicembre, invece, a Modica è stato organizzato un incontro-dibattito su “Giornalisti online ed uffici stampa digitali, i nuovi percorsi della notizia”. A seguire, il 12 dicembre, ancora a Siracusa, grande interesse ha destato il seminario “Psicosomatica e social media, interpretare l’intervista oltre le righe: metodologie e tecniche d’intervento”.
Il nuovo anno di formazione si apre ufficialmente proprio sabato 9 marzo con un incontro che affronta un tema, purtroppo, attuale e di estrema rilevanza sociale, che impone di comprendere bene quale sia il rapporto tra deontologia professionale e narrazione della violenza di genere. La relazione della senatrice Liliana Segre, presidente della commissione parlamentare sul linguaggio d’odio, ci ha chiaramente illustrato l’urgenza del problema, una bomba a orologeria capace di minare la coesione sociale. Insieme, giornalisti, esperti e testimoni, il seminario si propone di esplorare strategie e azioni concrete per contrastare efficacemente questi fenomeni, proteggendo la dignità e la sicurezza di ogni individuo nella nostra società. I crimini d’odio sul web, con un focus specifico sulla violenza di genere, esigono non solo una riflessione profonda, ma anche azioni concrete e tempestive.
La giornata ha un approccio multidisciplinare. Nella prima parte degli interventi, ascoltando le voci dei rappresentanti di categoria verrà fatto il punto sui problemi che devono affrontare i giornalisti nel difficile rapporto con il web. Nella seconda parte, si rivolge lo sguardo al mondo scientifico, cercando di integrare competenze e prospettive. Infine, si concluderà con testimonianze dirette per offrire un’adeguata conoscenza del fenomeno nel territorio, per comprendere quale sia l’impatto di queste tematiche nella realtà quotidiana.